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Introduzione Kit USAID

Il coronavirus ci ha insegnato ad abituarci al cambiamento ed al cambiamento ‘imprevisto’. Dapprima nelle nostre case dove genitori ed insegnanti, insieme a bambini e ragazzi, hanno rivoluzionato la loro quotidianità, ed ora, con la ripresa delle attività, nella scuola ci costringe a ripensare e rinnovare il nostro modo di vivere l’istruzione e la socialità.

Ricominciare, in modo diverso, restando distanti ma condividendo insieme questo cambiamento non è facile..       

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Il covid-19 ci ha dato prova del fatto che viviamo in un mondo fortemente interconnesso ed è forse la prima volta che la globalizzazione con le sue implicazioni ed i suoi effetti si fa reale e concreta per tutti. Ogni Paese, senza alcuna distinzione, si è imbattuto nella grande sfida di dover combattere una pandemia. Oggi i bambini ed i ragazzi di tutto il mondo si trovano a dover immaginare e sperimentare un nuovo modo di imparare e partecipare alle attività scolastiche ed educative (lì dove è stato possibile ricominciare le attività in presenza).

Vorremmo che le nostre bambine ed i nostri bambini, le nostre ragazze ed i nostri ragazzi, grazie al supporto di insegnanti e genitori, cogliessero questa occasione per riflettere sul significato della globalizzazione, dei vantaggi e le criticità che questa comporta, sensibilizzandoli su alcuni concetti ad essa connessa che si incontrano nella nostra realtà quotidiana.

Vi proponiamo quindi un Kit che, oltre ad aiutare bambini e ragazzi nella comprensione di questo nuovo scenario mondiale, li avvicini a tematiche quali la discriminazione e l’inclusione, educandoli a ragionare sull’ascolto e sul rapporto con l’altro.

Nello specifico, grazie anche a strumenti digitali, proposte didattiche, storie, vignette e giochi creativi presenti nel Kit, vorremmo partire da tre tematiche attuali:

  1. i temi identitari e la costruzione di appartenenze che tanta parte hanno sulle dinamiche dell’esclusione e del bullismo (IO NON DISCRIMINO)

  2. la dispersione scolastica che ora assume altre sfumature con la didattica a distanza e la difficoltà per molti alunni di avere una valida connessione ad internet ed un buon tablet (RAGAZZI IN SITUAZIONE DI STRADA)

  3. la presenza ‘invisibile’ di mura tra quartieri sempre più ghettizzati, tra quartieri periferici e centro città, che costringe ed imprigiona la popolazione all’interno di fasce sociali sempre più inamovibili (NO WALL IN PALESTINE)

Per questo metteremo a disposizione materiali che aiutino ad identificare il “fastidio” e la paura dell’altro come un filo rosso presente nelle tematiche che affronteremo, e tradurlo in meccanismi di solidarietà, di condivisione e cooperazione per poter fronteggiare le nuove sfide che la globalizzazione renderà sempre più frequenti nelle nostre realtà di vita